a zonzo per un'ancona che non c'è più, con l'aiuto del libro "Ancona dentro le mura" di Vincenzo Pirani (Gilberto Bagaloni Editore - Ancona 1979) Questo spazio è dedicato a Vincenzo Pirani - ormai scomparso da molti anni - che ho avuto la fortuna di conoscere come persona amica e gentile, oltre che come grande appassionato e profondo conoscitore e studioso della storia e della cultura della nostra bella città. Sauro Marini - Piaza Tripuli (o Mussulini) ogi Piaza don Giuvani Minzoni |
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Scheda biografica di Vincenzo Pirani (dal volume "Le chiese di Ancona")
Vincenzo Pirani nacque in Ancona l'8 agosto 1920. Laureato
in architettura, fu a lungo in servizio presso gli Istituti statali
preposti alla tutela dei beni culturali: dopo aver operato nelle
Soprintendenze ai Monumenti della Campania e della Liguria e nella
Soprintendenza ai Beni Ambientali e Architettonici delle Marche, lavorò
anche presso la Soprintendenza Archeologica delle Marche. In
seguito, nel 1988, era stato nominato socio
effettivo della Accademia Marchigiana di Scienze
Lettere ed Arti, nella Classe prima (arti
figurative, musicali, rappresentative).
All'interno di essa, aveva partecipato come
esperto alla Commissione giudicatrice del Premio
"Giovanni Crocioni". Come
architetto, fu autore del progetto per la chiesa
- santuario degli Angeli Custodi eretta a Molini
di Fraconalto (Alessandria) della diocesi di
Genova. Come componente di un gruppo. partecipó
al concorso nazionale per l'ammodernamento,
ampliamento e nuova sistemazione del porto di
Genova, ottenendo un premio. Sin
dal 1956 Vincenzo Pirani iniziò a pubblicare
risultati delle sue ricerche storico -
artistiche: si possono ricordare gli studi su "Il
Palazzo Reale di Genova" e "Itineratio
a Genova" (entrambi del 1956); "La
chiesa di S. Giovanni Evangelista e il noviziato
dei PP. Barnabiti in S. Felice a Cancello
(Caserta)" e "La chiesa di S.
Angelo a Palombara in Arienze",
pubblicati ambedue nel 1961 a Napoli. Questi
per ricordare alcuni dei suoi lavori elaborati
durante il periodo di lontananza dalle Marche e,
soprattutto, dalla sua Ancona, all'ampliamento
della cui memoria storico-artistica si dedicò,
al suo rientro, con un fervore ed un rigore
nella ricerca tali da renderlo ben presto
conosciuto non solo al gruppo degli addetti ai
lavori, ma anche noto a tutta la cittadinanza
anconitana, grazie alla sua opera prestata
presso l'Università della Terza Età di Ancona
come insegnante, e anche presso Italia Nostra,
di cui era Presidente onorario della sezione
anconitana, nonché alla sua attività presso il
Circolo Culturale "Il faro". Infatti,
pur avendo l'architetto Pirani collaborato a
diverse iniziative in ambito marchigiano (si
ricordano qui alcune di esse: la collaborazione
al volume "Architettura fortificata
nelle Marche. Mura torri rocche castelli"
del 1985; "Colmurano nella storia",
del 1986; "Rocche fortilizi castelli in
Emilia Romagna Marche", del 1988; "Camerata
Picena: storia economia e società",
del 1989), il contributo da lui dato allo studio
della storia di Ancona è certamente notevole. In
questo ambito, e si può aggiungere, anche negli
altri settori della sua ricerca, la sua opera di
studioso deve essere considerata anche come
espressione del suo essere membro attivo della
comunità, nel caso specifico quella anconitana. Tutti
i suoi lavori quindi sono improntati alla volontà
come studioso, ma anche come cittadino, di
conservare la memoria storica di Ancona e del
suo articolarsi urbano, per un suo più corretto
sviluppo nel presente e nel futuro, che non
stravolgesse la sua vocazione naturale fin dal
suo sorgere e l'impronta datale nei secoli
passati da quanti ne elaborarono secondo
logiche, precise motivazioni, il suo tessuto
urbano. Legate
a questa progressiva, sempre più articolata
ricostruzione e conservazione della memoria
storica di Ancona, sono le ricerche che
condusse, relative alle vicende storico
-artistiche della città. Ne ricordiamo alcune: "Influenze
del Vanvitelli nelle opere architettoniche del
Ciaraffoni", in "Atti e memorie
della Deputazione di storia patria per le
Marche, ser.VIII, vol.VIII (1974), in cui, tra
le altre, vengono esaminate alcune opere
dell'architetto fanese ad Ancona; poi due
comunicazioni, tenute al convegno organizzato in
occasione del terzo centenario della nascita di
Papa Lambertini nel 1976: "Papa
Lambertini e Carlo Marchionni: testimonianze di
interessamento per Ancona" e "L'interessamento
del Cardinal Lambertini per le strade di
Ancona". Del
1979 è la già citata opera "Ancona
dentro le mura", un viaggio dentro la
memoria storica di quella Ancona racchiusa entro
le mura che la cinsero fino al 1864, anno in
cui, dice l'architetto Pirani nella prefazione,
"si reputò conquista la loro
demolizione" (p. 12). Prosieguo
delle sue ricerche storiche-artistiche è il
volume, realizzato in collaborazione con Libero
Principi e chi scrive, "Il discorso
archittettonico in Ancona tra i secoli XVII e
XIX" in cui si intendeva (ecco sempre
presente l'impegno dei suoi studi)
"indicare agli Anconitani coloro che hanno
concorso a rinnovare il volto di Ancona in quel
tempo, facendo tesoro della lezione di Luigi
Vanvitelli... A noi basta aver ricordato agli
anconitani un periodo della loro storia…"
(p. 3-4) Legato
a questo discorso, il lavoro pubblicato nel 1987
"Pagine di storia anconitana nelle
lapidi del Palazzo degli Anziani" nelle
"Memorie" della Accademia Marchigiana
di Scienze Lettere ed Arti. Uno dei suoi ultimi
lavori in questo senso, frutto anche della
stretta collaborazione che lo legò alla
Pinacoteca Comunale di Ancona, è il volume "Una
pianta di Ancona del 1745", esame
approfondito della pianta di Francesco Paolo De
Giardinis, che dà notizie sulla storia
urbanistica e architettonica di Ancona. L'ultimo
lavoro in questo settore di ricerca è stata la
collaborazione con diverse sue schede, all'opera
"Ancona pontificia. L'Ottocento. Un
inventario urbano", pubblicata nel
1994. Parallelamente,
la sua attività di studioso si concentrò sullo
studio dell'edilizia religiosa anconitana e
sulla storia religiosa della sua città. A
questo campo si possono ricondurre gli studi
sulle chiese dei Ss. Pellegrino e Teresa degli
Scalzi, Ss. Cosma e Damiano e lo studio su
quella della Misericordia. Attualmente
era impegnato in ricerche sulle basiliche
paleocristiane di Ancona e aveva formulato
un'interessante ipotesi stilla ubicazione della
famosa chiesa di S. Stefano, la prima e tanto
ricercata cattedrale di Ancona, L'ultimo suo
contributo, apparso sulle "Memorie"
della Accademia Marchigiana di Scienze Lettere
ed Arti s'intitola appunto "Le chiese
dedicate a S. Stefano in Ancona". Questo
interesse verso la memoria religiosa della città
sempre presente nella sua attività di studioso
si era concretizzato in occasione della
ricognizione del corpo del protettore di Ancona
San Ciriaco, anche in un puntuale ed attento
contributo storico dedicato alla figura e al
culto del santo, argomento trattato anche in "Ricognizione
della salma di San Ciriaco", testo
presentato al VI° Congresso nazionale di
archeologia cristiana a Pesaro nel 1983. Del
resto, la ricostruzione storico-artistica
dell'articolarsi nel tessuto urbano di Ancona
delle sue chiese fu sempre presente in lui: da
sempre raccoglieva materiale per la
pubblicazione di un volume su questo argomento e
il contributo "Le chiese",
apparso recentemente in Ankon rappresenta un
momento di questo progetto. Inoltre, in questi
stessi "Atti e memorie" appare,
legato a tale tematica, il testo "Le
chiese paleocristiane di Ancona". Dal
1992 era entrato a far parte della Deputazione dì
storia patria delle Marche come Socio
corrispondente. Nel recente congresso della
Deputazione dedicato a "Medicina e
salute nelle Marche dal rinascimento all'età
napoleonica", l'architetto Pirani aveva
partecipato con il suo contributo "Gli
ospedali in Ancona nei secc. XV - XVI e il loro
sviluppo nel tempo", una accurata
disamina dell'organizzazione ospedaliera
anconitana del tempo. Concludendo
questo breve profilo dell'architetto Vincenzo
Pirani, si vuole ricordare ancora una volta
quella caratteristica che emerge dall'esame
della sua opera di studioso: l'amore fattivo per
la sua città, che risalta ancora da una delle
sue più recenti iniziative, cui venne chiamato
a partecipare, in collaborazione con il Prof.
Werther Angelini: la redazione della parte
storica dello Statuto del Comune di Ancona. Speriamo
che questa caratteristica di fondo che ha
improntato l'attività di una vita
dell'architetto Pirani possa diventare, come la
sua produzione scientifica, patrimonio comune di
tutti i cittadini anconitani.
Giovanna Pirani |
Nota di copertina - Breve presentazione del libro "Ancona dentro le mura"
Vincenzo Pirani |