Uspitamo un cumento de Piero Rumagnoli
sula facenda del scritore Gion Grisciam, un pezo che ntéla rubriga 'Tieneme che 'l mazo'
ce sta bè come un roscio d'ovo!
El ciamboto d'oltre
uceano
Avemo leto na nutizia ntél giurnale che c' ha fato armàne senza fiato.
El famoso scritore 'merigano Gion
Griscia (John Grisham) - ntél'ultimo rumanzo suu che se 'ntitula "Playing
for Pizza" avrìa fato dì al prutagunista na cujoneria enorme che ce riguarda da
vicino.
Sto prutagunista sarìa 'n
giugatore de futebol merigano, che pija 'n cuntrato da na squadra de Parma e
'riva in Itaglia, lù che è 'n zzupo de tèra, nun parla na parola d'itaglià e nun
è manco stato mai in Uropa in vita sua.
Se trova na ragaza che invece è
fanatiga d'i Beni Culturali e che 'l porta a spasso in tuta Itaglia a véde
chiese e munumenti.
A 'n certo punto vàne in Ancona, e
alora Grisham jé fa dì al prutagunista: "Per furtuna che Ancona era na cità che
j Aleati l'avevane spianata per bè durante la guera, e cuscì nun c'era nisciun
munumento interessante. Defati le guide parlavane solo de na chiesa, el Dòmo".
O pezo de ciamboto! Ma cume te
sarà venuto in mente, o testacia de c....o 'merigano, da scrìve ste cujonerie e
da fàle lège a tuti i sciapigoti che te dà rèta e che t'ha fato diventà rico?
Ma da nialtri in Cumune nun c'è
qualcuno che cumanda e che el pudesse invità in Ancona, a stu ciamboto, ospitàlo
in pompa magna al Passéto o al Pàlase, e po' purtàlo a spasso a véde: el Dòmo,
San Francesco ale Scale, la chiesa del Gesù, San Dumenigo, Santa Maria dela
Piaza, el Zzagramento (e magari ancora Sant'Agustì, l'Arco de Trajà, le Tredici
canèle, el Palazo d'j anziani, el Lazareto...) e po', quanto propiu nun ne pòle
più e chiede pietà, purtàlo ancora a véde la Chieséta de Portunovo e quela del
Monte Conero?
Vulémo fà i brai e dì che magari Gion Griscia cià fato aposta a fà dì ste robe
al perzzunagio suu perchè l'ha dipinto cume 'n zzupo de tèra e quindi el fà
ancora discòre cume 'n zzupo de tèra?
Mah! De sciguro nun ce dà gusto a
avé n'imagine del genere da unu che i libri sui li vende a miglioni in tuto el
mondo. Meno che meno, ce gusta a sentì dì: "per fortuna che j Aleati l'avevane
spianata" perchè dele bombe inteligenti de vujaltri stronzi a stele e strisce ce
ricurdamo ancora bè.
De cunzeguenza, caro Gion Griscia: la prossima volta, prima da scrìve sciapate
sula cità nostra, vienga a fà na visitina. Magari impara tante bele robe, tipo
qula fraséta afetuosa che nialtri dìmo a chi ce sta sui cujomberi tipo lei: "Ma
te vai a fa dà ntél ... zzàco?"
Piero Rumagnoli
El desiderio de Piero (e de tanti
altri ancunetani) s'è averato; el Zindico Sturà ha invitato Gion Griscia ospite
in Ancona, cume ha ripurtato la stampa ancunetana -
Dal Curiere Adriatigo
Nell’ultimo thriller un passaggio
ingeneroso verso la città.
La proposta distensiva del sindaco
Sturani invita Grisham ad Ancona
ANCONA - John Grisham, il re dei best sellers, nell’ultimo suo
libro, tradotto in Italia con il titolo “Il Professionista”, dedica un breve
passaggio ad Ancona, descrivendo la città come una “tabula rasa” a causa dei
bombardamenti della seconda guerra mondiale. Il Prc l’ha presa a male e ha
rivolto un’interrogazione al presidente della Regione. Il sindaco del capoluogo
Fabio Sturani ha scelto un’altra strategia, e ha invitato lo scrittore “a
trascorrere un weekend tra le bellezze naturali e artistiche della nostra
Ancona, ospite nella splendida cornice di Portonovo”. “Venendo qui - dice il
sindaco rivolto allo scrittore - avrà modo di toccare con mano quante chiese,
palazzi e musei oltre alla cattedrale di San Ciriaco, peraltro anch’essa
bombardata e in parte ricostruita, siano presenti nella nostra città”. Sotto
accusa è la frase che il volume riporta a pagina 242, e in cui Grisham scrive:
“Fortunatamente durante l’ultima guerra gli alleati avevano provveduto a
spianare la città rimasta quindi priva di chiese, palazzi e nelle guide non si
segnalava che una cattedrale”. Una citazione, osserva il sindaco, che suscita
amarezza perchè priva di riguardo per le oltre mille persone innocenti morte nei
bombardamenti, e le migliaia di anconetani rimasti senza casa.
E
el scritore se vede che qualcuno l'ha 'visato, e cià guasi
dumandato scusa -
Dal Curiere Adriatigo
Lo scrittore prende le
distanze dal protagonista del “Professionista” e accetta l’invito del sindaco
E Grisham rispose:
“Già stato ad Ancona, bella città”
Un conto è la fantasia letteraria,
il pensiero del protagonista del romanzo. Un altro è il pensiero dell’autore.
Licenza di scrittore. Peraltro Ancona l’ha pure visitata, fa outing John
Grisham, anche apprezzandola. Anzi, sfatando pure il mito dell’anconetano dalla
scorza dura. Il mago dei thriller risponde all’invito del sindaco Sturani.
Contattato dalla casa editrice Mondadori, che gli aveva riferito delle reazioni
suscitate da una citazione contenuta all’interno del suo ultimo romanzo riguardo
proprio al capoluogo, lo scrittore americano ha inviato una lettera
chiarificatrice, scusandosi per l’equivoco che si è creato e dissociandosi dal
giudizio espresso dal protagonista del libro, Il professionista, che parla di
una città “fortunatamente spianata” dai bombardamenti dell’ultima guerra
mondiale con una sola cattedrale rimasta in piedi.
"Le colpe, le dichiarazioni e le osservazioni di un personaggio di finzione non
dovrebbero essere sempre imputate all'autore, soprattutto quando il personaggio,
come nel caso di Rick Dockerty, è qualcuno che ha viaggiato poco e non dimostra
in tutto il libro particolare interesse nel paesaggio locale" dice Grisham in
una mail fatta arrivare al Comune dalla Mondadori di Milano
"A livello
personale, sono stato ad Ancona e la ricordo come una bella città abitata da
persone gentili e ricca di attrattive. Se il sindaco mi ha invitato a ritornare
ad Ancona spero di poterlo fare in un prossimo futuro. Mi dispiace per il
fraintendimento. Cordiali saluti, John Grisham."
Ma chi è Rick Dockerty? Il professionista è la storia di un ex campione di
football americano ormai quasi al tramonto che cerca di risollevarsi e che trova
la seconda occasione in Italia, dove trova ingaggio nei Parma Panthers. Ma il
Bel Paese gli riserverà non poche sorprese, anche al di là dell’opportunità
professionale. Nonostante qualche difficoltà a comunicare con gli italiani,
causa problemi di lingua, non mancherà di scoprire tutte le passioni italiane,
dalla buona cucina all’amore. Certo, evidentemente non la passione per la città
di Ancona. E ora il sindaco concretizzerà l’invito a venire - pardon, tornare -
in città.
Ve
saluto a tuti, gente
el
Zumaro che raja
23 nuvembre
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