i perzunagi anziani: Cal: Calistu Fra: Francescu giòvini: Sca: Scarnichia Gni: Gnigna Gno: Gnognu Mul: Muliga e po' c'è Ing: Inghelese |
- II - |
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(Fra) O, dime un pogu, te che sài strovito, che inciaci in do tre lengue, o, dàme mente: cum'è che chi ne viè' d'un antru sito cià la parlata tuta diferente?
E pur, da quelo che se lège scrito, semu na razza tuta de na gente, impercosa che a me m'è statu dito che l'omo è un individuo discendente
da la scimia... che sono il rangotano...! Oge giorno se lège in te la scenza che pur la scimia, come ogni altro ucelo,
abitava in tel bosco e armase senza pelame, senza coda, e, quel ch'è belo, che un giorno si sveghiò... essere umano...
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Stile sostenuto con o finale o tònica invece di u; altro
invece di antru; il invece di el. Durante tutto il
lavoro questo stile enfatico fa capolino assai spesso. Mi torna acconcio
il far notare che il suono dell’u, quando corrisponde all’o
italiano, è talora spiccato e lungo (nel dialetto più genuino) e
tal’altra non si distingue molto dall’o. Nel maggior numero dei casi
è u breve leggermente aperta. Chi legge, deve star attento a non
marcare molto il suono cupo, ma, d’altronde, sarebbe sbaglio scrivere o
pronunciar o. - Sài invece di sei, (verbo essere) comune al Porto. Spesso le due voci vengono usate promiscuamente. |
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